Oggi la Business Intelligence è diventata la chiave per trasformare i dati grezzi in informazioni utili a prendere decisioni strategiche. Vediamo in che modo la BI, combinando strumenti e strategie, può supportare le aziende nella transizione digitale.
Business Intelligence: il contesto
Nel 2006 il matematico inglese Clive Robert Humby, esperto nel campo delle scienze dei dati e delle strategie aziendali incentrate sul cliente, ha fatto questa affermazione: “I dati sono il nuovo petrolio.” Questa metafora si è rivelata profetica nel corso degli anni grazie all’aumento esponenziale dei dati a nostra disposizione, cosa che ha avuto un forte impatto sulle aziende e, più in generale, su tutta la società. Si parla in questo caso di “Big Data”, ovvero di una grande mole di dati da cui è possibile estrarre “valore”.
Se il petrolio deve essere raffinato per poter essere utilizzato, anche i dati devono essere “lavorati” per poter generare valore, secondo il principio per cui il dato genera informazione e l’informazione genera conoscenza. Tale valore non si limita alla data monetization, ma è generato dalla capacità dei dati (se raccolti, gestiti e analizzati correttamente) di costituire uno strumento fondamentale di supporto al processo decisionale.
Attenzione però, non è tutto oro ciò che luccica.
I possibili rischi
Con l’aumento della quantità di dati a disposizione le aziende possono correre alcuni rischi significativi; citiamone due a titolo esemplificativo:
- perdersi tra i dati: una mole ingente aumenta il rischio di confusione su cosa valga la pena analizzare e cosa sia davvero importante.
- inefficienza nel processo di analisi: i sistemi di analisi più diffusi nelle aziende, come il classico Excel, spesso si trovano a corto di risorse quando si tratta di gestire grandi volumi di dati. La conseguenza? Tempi di elaborazione che possono diventare troppo lunghi al punto da rendere l’informazione ottenuta obsoleta.
In altre parole, anche se si dispone di una grande quantità di dati, gran parte del suo potenziale rischia di rimanere inutilizzato senza una metodologia di analisi solida e, ovviamente, senza i giusti strumenti. Non affrontare correttamente questo tema in un sistema economico ormai avviato alla piena digitalizzazione significa, inevitabilmente, mettere a rischio la competitività.
Cosa fare allora? Un primo passo è rappresentato sicuramente dall’introduzione e dall’utilizzo di strumenti di Business Intelligence o, semplicemente, BI.
Che cos’è la Business Intelligence
La Business Intelligence è un termine onnicomprensivo che indica i processi e gli strumenti atti a raccogliere, storicizzare, analizzare e visualizzare anche una grande mole di dati.
Nella pratica, una soluzione di Business Intelligence è una combinazione di strategia e strumento per la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati raccolti da fonti interne ed esterne, che restituisce informazioni e analisi sullo stato passato, presente e consente una visione in prospettiva futura rispetto agli scenari esaminati.
Sul web, la BI viene spesso accostata ad alcuni software. Questo di per sé non è errato ma non dobbiamo perdere di vista la sua componente strategica altrimenti ricadiamo nel primo rischio evidenziato in questo articolo, ovvero “perdersi tra i dati”.
Senza una strategia definita e senza la corretta identificazione e responsabilizzazione dei Key Performance Indicators (KPI), l’analisi dei dati diventa dispersiva e poco utile per prendere decisioni informate. In questo scenario, l’azienda rischia di investire risorse preziose senza ottenere i benefici desiderati.
Se sei interessato ad approfondire i vantaggi di Microsoft Power BI, uno dei software di Business Intelligence più noti ti consigliamo l’articolo “Efficienza e personalizzazione nell’analisi dati: due vantaggi di Microsoft Power BI”
A cosa serve la Business Intelligence
La Business Intelligence ha l’obiettivo di trasformare i dati grezzi provenienti da varie fonti (ERP, MES, CRM, etc.) in informazioni significative e utili per supportare il processo decisionale.
La Business Intelligence può essere applicata in tutte le aree aziendali:
- nell’ambito delle Vendite l’utilizzo di strumenti di BI può consentire di analizzare le performance dei venditori, monitorare il ciclo di vita del cliente e identificare alcune tendenze di mercato;
- nel Marketing la BI può aiutare a valutare l’efficacia delle campagne promozionali, segmentare il mercato e migliorare la Customer Experience;
- nelle Operations (Supply Chain, Produzione e Logistica) può ottimizzare la gestione degli scorte e visualizzare l’OEE in real-time;
- infine, nel Controllo di Gestione può supportare la funzione nel monitoraggio dei costi, nella pianificazione finanziaria e nella valutazione delle performance aziendali.
In OPTA la divisione Delivery Tools si avvale di esperti di processi aziendali oltre che di Microsoft Power BI, uno dei principali software di Business Intelligence.
Il nostro team è in grado di supportare i clienti per comprendere a fondo esigenze e obiettivi. Attraverso l’utilizzo delle best practices del settore e grazie alla nostra esperienza pluriennale dei processi, progettiamo e realizziamo dashboard su Power BI con lo scopo di fornire una visione completa e dettagliata delle performance nelle diverse aree aziendali. Un chiaro esempio è il caso aziendale de “La Fiduciaria”: “Microsoft Power BI: la Dashboard Manufacturing per estrarre valore dai dati di produzione” di cui consigliamo la lettura.
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