Nell’era della Digital Transformation lo schedulatore di produzione ha conosciuto una veloce diffusione tra le PMI. Meno conosciuti sono i sequenziatori di produzione che, pur avendo funzionalità simili, presentano delle peculiarità che, in questo articolo, andremo a descrivere.

La schedulazione della produzione possiamo intenderla come una programmazione delle attività produttive focalizzata sul breve periodo, tipicamente con un orizzonte temporale settimanale se non addirittura giornaliero. Queste attività, normalmente in carico agli addetti della pianificazione della produzione o ai responsabili di produzione, hanno l’obiettivo di definire una sequenza ottimale di produzione in grado di completare il piano produttivo in modo efficace ed efficiente.

In diverse aziende abbiamo visto come questa attività sia ancora gestita in maniera tradizionale, governata dall’esperienza degli addetti che fanno affidamento quasi esclusivamente su supporti cartacei. È evidente che una gestione di questo tipo sia time consuming e l’affidarsi alla sola esperienza degli addetti può comportare inevitabili rischi di errore.

Schedulatori di produzione

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente diffusione di tools in grado di digitalizzare l’attività della schedulazione della produzione. Questi strumenti vengono chiamati Schedulatori di Produzione o APS (Advanced Production Scheduling).

Questi schedulatori importano gli ordini di produzione emessi dal ERP e, attraverso opportuni algoritmi, restituiscono una sequenza ottimale di lavorazione visualizzabile attraverso un’interfaccia grafica simile al Diagramma di Gantt.

Da non sottovalutare il fatto che le sequenze proposte dagli schedulatori di produzione sono in grado di ottimizzare alcuni indicatori tipici del mondo delle operations come ad esempio:

  • OTD (On Time Delivery): la sequenza degli ordini di produzione consente il rispetto delle date di consegna confermate
  • OEE (Overall Equipment Effectiveness): anche in questo caso la sequenza degli ordini di produzione è in grado di massimizzare l’efficienza produttiva

In particolare, rispetto al tema dell’OEE, è frequente vedere la gestione delle matrici di attrezzaggio (sistema che associa un tempo di attrezzaggio per ogni combinazione di articolo in lavorazione o da lavorare) come metodo per migliorare questo indicatore. Lo schedulatore è in grado di importare tutti gli ordini di produzione da processare e, sulla base dei dati presenti nella matrice di attrezzaggio, proporre una sequenza produttiva che minimizzi i tempi di setup tra i diversi articoli da produrre.

Possiamo dire, in sintesi, che il reale vantaggio dello schedulatore di produzione sta nel supportare gli addetti di produzione, velocizzandone l’attività e riducendo il margine d’errore legato a una gestione basata unicamente sulla loro esperienza.

Non è però oro tutto ciò che luccica!

Uno dei principali problemi che si riscontrano adottando gli schedulatori di produzione risiede nella manutenzione e nella gestione dei dati forniti allo schedulatore. Infatti, per ottenere sequenze produttive sempre più corrette e precise è necessario considerare i diversi vincoli presenti all’interno dei reparti produttivi e mantenere aggiornati i dati propedeutici alla schedulazione.

Alcuni progetti, purtroppo, incontrano forti difficoltà proprio per questo motivo: la complessità e i vincoli del sistema produttivo aziendale è tale da determinare la necessità di una grande mole di dati affinché gli schedulatori possano fornire sequenze produttive “reali”.

Sequenziatori di produzione

Un’alternativa agli schedulatori è offerta dai sequenziatori di produzione, strumenti simili ma con funzionalità più limitate. Anche i sequenziatori importano gli ordini di produzione dal ERP e propongono una sequenza iniziale rispetto alle date presenti sugli ordini; la differenza sta nel fatto che il calcolo della sequenza ottimale non viene fatto in automatico, ma è lasciato all’addetto di produzione che, tramite Drag & Drop, agisce sulla sequenza degli ordini. La gestione dei vincoli di reparto non è dunque più affidata al sistema informativo ma rimane in carico all’addetto che, grazie alla sua esperienza, ottimizzerà la sequenza proposta dal sequenziatore.

Il principale vantaggio del sequenziatore di produzione è il “go-live” rapido; in un tempo relativamente breve sarà infatti possibile utilizzare un tool che affianchi le risorse dedicate nella definizione delle sequenze produttive.

Schedulatore, Sequenziatore e MES

In questo blog abbiamo trattato tematiche riguardanti i sistemi MES e i benefici relativi che la loro introduzione può portare alle aziende. A questo punto è interessante approfondire quali siano i vantaggi che possono derivare dall’interconnessione tra schedulatori/sequenziatori e sistemi MES.

Se questi tool vengono collegati ad un sistema MES è possibile, infatti, monitorare l’avanzamento produttivo real time dalle interfacce dedicate. Inoltre, qualora ci siano dei cali nel rendimento oppure si verifichino fermi produttivi, attraverso questi strumenti è possibile visualizzare immediatamente questa informazione e ricalcolare la sequenza produttiva.

Roadmap di implementazione

Rimane ora da chiedersi quale sia il miglior percorso da intraprendere per introdurre in azienda gli strumenti descritti. Una ricetta “magica” valida per ogni situazione chiaramente non esiste ma, sulla base della nostra esperienza, possiamo affermare che il primo passo da compiere è sicuramente quello di gestire correttamente sul proprio ERP le informazioni tipicamente contenute all’interno del modulo produzione: parliamo quindi di distinte base, cicli di lavoro e ordini di produzione.

Il passo successivo è quello di partire con un approccio “soft” al sequenziatore della produzione in modo che agli addetti arrivi già una prima proposta di sequenza produttiva che verrà affinata in un secondo momento sulla base della propria esperienza.

Infine, consigliamo di far “evolvere” il sequenziatore in uno schedulatore andando a individuare i vincoli prioritari da gestire e introducendoli uno alla volta in modo da verificare l’effetto sul calcolo della sequenza produttiva intervenendo in caso di errori.

Conclusione

Abbiamo condiviso quali siano le principali funzionalità di questi strumenti e alcuni degli ambiti applicativi. Crediamo che il nostro contributo possa risultare utile a chi debba avviare progetti di questo tipo che necessitano di un idoneo orizzonte temporale per l’introduzione di questi strumenti, avendo quindi a disposizione il tempo per una corretta pianificazione.


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