Come descritto nell’articolo “Il magazzino automatico: guida per una corretta introduzione”, è sempre più frequente trovare magazzini verticali all’interno di un sistema logistico, grazie anche all’alta affidabilità raggiunta negli anni e a costi di investimento più alla portata delle aziende. 

Al fine di sfruttare appieno le potenzialità di questa automazione ed evitare di trasformarla in un “collo di bottiglia”, è assai importante valutare, in fase di progettazione, come andrà organizzato il materiale all’interno del magazzino verticale

Intraprendiamo tale valutazione ponendoci alcune domande:

  • quali articoli inserire all’interno dei magazzini verticali?
  • con quali criteri allocare gli articoli nei diversi cassetti?
  • se sono presenti più magazzini verticali, come suddividere gli articoli tra le diverse macchine?
  • allochiamo tutto lo stock di una referenza o solo parte di questa? 

Procedendo per gradi, è importante innanzitutto capire quali articoli inserire nei magazzini verticali. Lo schema di seguito riportato può aiutare in questa prima, importante scelta.

  • COMPATIBILITA’ ARTICOLI: il criterio più semplice e immediato è la compatibilità dell’articolo in peso e dimensioni rispetto alla portata/misure del cassetto del magazzino verticale. Questo consente una prima selezione degli articoli. 
  • RAPPORTO DIMENSIONI/PESO: una volta selezionati gli articoli compatibili con l’automazione, è essenziale tenere comunque in considerazione le caratteristiche fisiche dei prodotti (peso/dimensioni) in ottica di ottimizzazione dello stoccaggio.

Qualora le caratteristiche degli articoli siano tali da riempire in modo non efficiente il cassetto (per esempio, se un numero limitato di pezzi satura la portata o le dimensioni del cassetto) è sconsigliabile stoccare questo materiale all’interno dei magazzini verticali, nonostante l’articolo sia compatibile fisicamente. 

  • TIPOLOGIA ARTICOLI: tra gli articoli compatibili dimensionalmente è possibile poi valutare quale tipologia di articoli si voglia stoccare. In particolare, la valutazione di quale tipologia di articoli stoccare può essere definita sulla base delle caratteristiche fisiche e della destinazione finale dei materiali, ad esempio:
    • materiale destinato alla vendita (ricambi, prodotti finiti, etc.);
    • componentistica da prelevare per le postazioni di montaggio;
    • componenti destinati a particolari reparti;
    • materiale specifico come minuterie, viteria, componenti elettrici;
    • materiale di valore che necessita di un ambiente “protetto” per lo stoccaggio e della tracciabilità delle movimentazioni;
    • materiale per l’attrezzaggio delle macchine produttive. 

Questa valutazione dipende dalla configurazione dell’intero sistema logistico e da come si inserisce il magazzino verticale all’interno di questo, al fine di perseguire un’ottimizzazione complessiva. 

Allocare fin da subito materiale basso-rotante significa non sfruttare appieno le prestazioni di queste macchine e, allo stesso tempo, riempire i cassetti di materiale movimentato molto raramente, facendo diventare il magazzino verticale uno spazio destinato a materiale “obsoleto”. 

È inoltre importante svolgere questo tipo di analisi in maniera sistematica per verificare l’andamento degli articoli stoccati, prediligendo l’allocazione di materiale ad alta rotazione. Estremizzando, non per forza un articolo di classe “A” dell’anno precedente rimane alto rotante anche l’anno successivo. 

Nella seconda parte dell’articolo risponderemo alle domande rimanenti: in particolare vedremo come tener conto di tutti questi aspetti anche con una gestione più complessa come quella multi-macchina.


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